Archivio storico della Silvio Pellico
In occasione dell’80° anniversario di fondazione della nostra scuola, la “mitica” Silvio Pellico, per tradizione comune chiamata “Scoli Viecci”, abbiamo cominciato un percorso che si svolgerà per tre anni, durante i quali cercheremo di conoscere meglio le caratteristiche dell’istituto che ci ospita. Il Laboratorio storico di quest’anno ha avuto come scopo quello di farci conoscere un luogo per noi carico di mistero, quasi segreto visto che non avevamo mai avuto l’occasione di mettervi piede: l’Archivio della Scuola. In compagnia del maestro Salvo, ogni martedì pomeriggio, abbiamo aperto le porte di alcune stanze dove sono conservati tutti i Registri della scuola, compresi quelli che risalgono agli inizi del Novecento. All’epoca non esisteva un unico edificio scolastico ma le varie classi erano ospitate alla meglio in stanze messe a disposizione dalla popolazione pachinese, sparpagliate per tutto il paese: la costruzione di una scuola così bella e imponente, moderna e funzionale per i bisogni di allora, fu un vero evento storico per tutti i cittadini. Questa scoperta ci ha emozionato perché abbiamo capito che dentro quelle pagine polverose si nascondeva un “piccolo grande” tesoro per tutta la nostra Città di Pachino. Non a caso, la scuola conserva i documenti scolastici da quando si ha memoria di attività legate all’istruzione dei bambini e dei ragazzi nel nostro territorio. E questo viene testimoniato dalle pagine molto ingiallite di questi “Giornali di Classe” che ci trasmettono le informazioni di prima mano, non di una storia lontana da noi, letta sui libri, ma di cose che riguardavano i nostri nonni, comunque gli antenati pachinesi che avevano faticato per “imparare a leggere, a scrivere, a far di conto”, come si diceva una volta, per potersi muover in modo autonomo nella vita di tutti i giorni. Appena entrati, grande è stato l’entusiasmo alla vista dei Registri antichi, pieni di polvere, con le pagine ingiallite e non sempre intere, rosicchiate dal tempo (e forse anche da qualche topolino di passaggio). La nostra attenzione, dopo aver guardato tutti gli scaffali (un po’ malandati per la verità!), è andata ai documenti che portavano la data dell’anno scolastico di costruzione della scuola che festeggerà l’anno prossimo gli 80 anni: 1936-37.Il maestro ha consegnato ad ognuno di noi un Registro scolastico che avevamo quasi paura a toccare e a sfogliare tanto era delicato. Sul frontespizio di ogni documento vi era scritto “Giornale della Classe”, anno scolastico 1936-1937 – XV E.F. (sigla che abbiamo scoperto significava l’anno in numero romano del calendario tipico dell’Era Fascista) e anche R.M. (che significava Regia Monarchia). Si, stavamo mettendo mano ai registri dell’epoca in cui vi era come dittatore Mussolini (tanto che la forma dell’edifico della scuola, ci ha spiegato il maestro, è una “M” squadrata molto riconoscibile dall’alto. Per questo risulta utile la visione con Google Maps quando si avvicina lentamente il puntatore dal satellite verso il basso. Il redattore di ogni registro era l’insegnante di classe. Abbiamo così trovato le iscrizioni scritte ad inchiostro nero di alcune maestre (solo come esempio: Mauceri Corradina, Pacenza Ines, Bonaiuto Maria, Antonna Ester, Giuseppina Garrano, Calaci Teresa, Mauceri Corradina) in numero maggiore rispetto ai maestri, forse perché i maschi si dedicavano maggiormente ai lavori in campagna (questa è un’ipotesi che abbiamo fatto noi, tutta da verificare). Le zone della scuola erano rigorosamente divise in maschili e femminili, tanto che l’edifico presentava, allora e oggi, due portoni diversi di ingresso da dove entravano le scolaresche, con divisione degli spazi e dei corridoi mediante porte a vetri colorati opachi (interessanti le spiegazioni che ci hanno dato le due signore che lavoravano nella segreteria della scuola: Pasqualina Geraci e Nuccia Accurso, due colonne degli atti amministrativi che hanno passato oltre 30 anni nell’ufficio scolastico interno e che ci hanno aiutato nella ricerca storica e nella conduzione dei gruppi). Bello sapere che alcuni spazi da noi usati tutti i giorni erano prima occupati da altri servizi (es, la palestra con i mattoni in cemento era il Refettorio dove gli alunni mangiavano) e la scuola portava nomi strani (la Scuola Media di allora si chiamava “Avviamento”). Le classi erano molto numerose e divise in maschi e femmine, con numero di alunni che arrivava anche a 94 bambini iscritti (abbiamo trovato proprio questo numero limite), anche se quelli frequentanti erano molti di meno. Abbiamo verificato che i giorni di lezione prevista dal calendario scolastico erano 189, ma poi effettivamente si riducevano un po’ a seconda della frequenza dei ragazzi e della presenza degli insegnanti che se assenti, non venivano sostituiti da altri supplenti, almeno nel periodo da noi preso in considerazione. Alcune classi venivano formate con ragazzi che presentavano delle particolari malattie, anche di tipo contagioso. Leggendo tutti i nomi degli alunni, ci siamo accorti che essi provenivano per la maggior parte da Pachino, ma anche dai paesi vicini: Portopalo e Marzamemi (ancora frazioni del nostro diciamo “Comune”), Noto, Avola, Augusta, Catania, Modica, Canicattini, Ispica, Acireale. Ne abbiamo trovato anche stranieri: tre erano nati rispettivamente in Albania, in Libia e in Etiopia. Essi frequentavano le lezioni quando era loro possibile, con quaderni scritti con l’inchiostro che si spandeva sul foglio (alcune pagine infatti portavano delle macchie che venivano asciugate con la carta assorbente). Le materie studiate erano annotate sulle pagine dei Registri. Gli alunni studiavano alcune discipline simili alle nostre come Italiano (lettura e scrittura, grammatica, esercizi orali), Aritmetica, Storia, Geografia, Religione, mentre altre avevano dei nomi particolari: Educazione Fascista, Ortografia, Bella Calligrafia, Igiene, Insegnamenti Artistici (canto, recitazione, disegno,), Lavori Femminili e Manuali, Nozioni Varie. Molte di queste materie non si praticano più e sono state sostituite da altre più moderne. Gli alunni sostenevano gli esami che si svolgevano in giornate diverse, tra la fine di maggio e i primi di giugno: i promossi (che venivano “Approvati”) andavano alla classe seguente, i bocciati (“Non Approvati”) venivano fermati a ripetere la stessa, mentre vi erano anche i rimandati che dovevano recuperare. Questa esperienza di ricerca è stata davvero molto interessante perché è servita ad arricchire la nostra conoscenza sul passato non lontano da noi, vissuta da persone che con difficoltà cercavano di migliorare la loro condizione e la loro cultura davvero elementare. La considerazione che abbiamo fatto fra noi, stimolati dal maestro Salvo, è stata la convinzione che tutto questo materiale così prezioso non può essere lasciato nella polvere, non curato e abbandonato. Dovrebbe essere valorizzato e portato alla luce, consultato da tutti, magari esposto in appositi locali, anche della nostra scuola che essendo la più antica del paese, custodisce tutto questo materiale prezioso non solo per noi, ma per tutta la nostra Città di Pachino. I “Scoli Viecci” non possono essere solo per antichità della struttura, ma anche perché custodi della Storia locale, dove possiamo inserire ricordi di persone a noi care, di amici, di conoscenti, ma anche di semplici cittadini che hanno lavorato con sudore per rendere Pachino più vivibile. L’idea che è venuta in mente è quella di chiamare il Sindaco, studioso ed esperto di Storia, per valorizzare e mettere a disposizione di tutti questi antichi Registri, magari costituendo un Archivio Storico ufficiale di Pachino, visitabile da tutti coloro che hanno la curiosità di leggere il passato, comprendere lo stile di vita, migliorare le condizioni attuali, proiettarsi verso il futuro più moderno e funzionale per tutti noi che viviamo il territorio. E’ una grande sfida, ma ci piace da impazzire “…pensare alla grande!”
I Piccoli Archivisti Storici!
Classe 3^ A – Scuola Primaria:
Stefano Amore – Aurora Beninato – Arianna Cammisuli – Joseph Campisi – Marco Cugno – Simone Costa – Francesca Distefano – Giuseppe Gennuso – Salvatore Giannone – Vittoria Lenzi – Lorenzo Luciano – Salvatore Luciano – Alessandro Montalto – Stefano Morana – Dalila Pisana –Loris Quartarone – Corrado Runza – Sophy Scala – Salvatore Terzo – Sebastiano Terzo – Antonio Tuccitto